Testo a cura di Chiara Bizzanelli Foto di Roberto Ganassa
Itinerari, escursioni e proposte per vivere le montagne del Lario in modo assolutamente alternativo durante la stagione invernale.
Escursione in quota Tra le mete più conosciute nella stagione invernale ci sono il Monte Berlinghera (1930 m.s.l.m.) e il Bregagno (2107 m.s.l.m.). Il primo offre una delle esperienze più semplici ma suggestive: partendo da San Bartolomeo si attraversano boschi di abeti e betulle fino a raggiungere l’Alpe di Mezzo/Pescedo (1538 m.s.l.m.), da cui parte la salita finale verso la vetta. Una volta in cima, la vista può spaziare dalla Valchiavenna al Lago di Mezzola fino alla parte centrale del Lago di Como. Il Bregagno è raggiungibile percorrendo diversi itinerari. Uno dei più spettacolari parte da Montuglio (Monti di San Siro), ed è quello ideale nelle giornate più fredde grazie alla sua esposizione a sud. La prima porzione della salita conduce alla Sella di Sant’Amate (1623 m.s.l.m.) che ospita l’omonima chiesetta. Da qui inizia la parte più impegnativa del percorso con una serie di anticime che nascondono la vetta del Bregagno, segnata da una croce di metallo. Il dislivello è notevole (1120 m.s.l.m.) ma la vista dalla cima ripaga ampiamente della fatica!
Le valli sopra Dongo Una zona ancora poco frequentata è quella della Valle Albano, che dall’abitato di Dongo si estende fino al confine elvetico. In inverno è possibile camminare per km senza imbattersi in altri escursionisti. Dalla Diga di Regea (Comune di Garzeno) parte la via meno battuta, e probabilmente più faticosa, per raggiungere il Bregagno. Risalendo ripidi pendii si guadagna rapidamente quota giungendo ai Monti di Zeda (1093 m.s.l.m.) e all’Alpe Marnotto (1804 m.s.l.m.). Da qui si risale il canale nord ovest che porta in vetta. Dall’Alpe Marnotto, in alternativa, si può proseguire verso la cima del Monte Marnotto (2094 m.s.l.m.).
Il sentiero verso il passo Un itinerario meno impegnativo per scoprire questa meravigliosa valle è quello che dalla Bocchetta di Sant’Anna (1206 m.s.l.m.) porta al passo del Giovo (1709 m.s.l.m.). Il primo tratto è un falsopiano all’ombra di abeti e faggi; giunti in località Mottafoiada si può scegliere tra una salita dolce seguendo l’andamento della strada o una più impegnativa risalendo i pendii della montagna. Arrivati in località Ardalla, gli ultimi km pianeggianti conducono al Passo del Giovo (1709 m.s.l.m.) da dove si può godere di una vista eccezionale sulle montagne circostanti, con la Marmontana (2316 m.s.l.m.) sulla destra e il Pizzo di Gino (2245 m.s.l.m.) sulla sinistra. È possibile proseguire verso la cima del Passo Sant’Iorio (2040 m.s.l.m.) con la sua piccola chiesetta con vista sul versante svizzero o addirittura raggiungere la vetta della Marmontana per una discesa adrenalinica con gli sci ai piedi.
Consiglio a tutti di programmare un’uscita sulle montagne del Lago di Como
e per farlo potete consultare www.northlakecomo.net