RistoCrottoBar la nuova tendenza
Il nome porta in sé la crasi di più stili e suggella una novità assoluta nell’offerta di Chiavenna.
La formula si basa su rispetto della tradizione e attenzione per le materie prime. Inventare mode e tendenze è diventata di per sé una moda. La ricerca spazia nelle più disparate espressioni culturali, specialmente se si guarda al settore del food&beverage. L’obiettivo? Sorprendere, sconvolgere e stupire, sempre e comunque, in una spirale forzatamente protesa a suscitare quell’effetto “wow” che talvolta risulta forzato o – peggio ancora – ridicolo.
Il Locale Fortunatamente non sempre è così. A Chiavenna c’è chi la pensa diversamente e ha pensato ad un habitat ibrido, in cui non sono gli ospiti a doversi adattare allo stile del luogo che frequentano, ma è lo spazio stesso che - nella sua fluidità architettonica e di offerta - riesce a far sentire a proprio agio chiunque, a prescindere dal motivo per il quale si trovi lì. E’ “Il Locale”, inaugurato a maggio nella splendida cornice di Pratogiano, e diretto da Giulia e Mattia Giacomelli, che insieme si occupano della gestione dell’Hotel Crimea, punto di riferimento dell’ospitalità cittadina.
RistoCrottoBar “Il Locale” inaugura una definizione nuova di esercizio.
Un luogo in cui poter fare colazione, ma allo stesso tempo offrire una parentesi gustosa per l’aperitivo e ancora, un pasto - pranzo e cena - ispirato alla tradizione della gastronomia del crotto. Nel dettaglio non c’è nulla di nuovo, insomma, ma allo stesso tempo è tutto l’insieme, per come è stato miscelato, ad essere una sorpresa.
Anima sostenibile “Il Locale” si presenta ai suoi ospiti con una veste autentica. I materiali utilizzati sono prevalentemente legno e pietra, persino recuperati da utilizzi precedenti. Una gigantesca parete di roccia, sulla quale scorre dell’acqua, fa da quinta alla sala riservata ai tavoli dei clienti. Bandita la plastica dal servizio: niente cannucce, né prodotti in plastica monouso. Ogni piatto uscito dalla cucina è realizzato con ingredienti selezionati e materie prime di grande qualità. Le proposte dello chef, Mattia Giacomelli, spaziano dal menu locale, a ispirazioni che richiamano le esperienze internazionali maturate nelle cucine di tutto il mondo.
“Il Locale” ha in sé qualcosa di unico e autentico. Giuseppe Verdi diceva “Tornate all’antico e sarà un progresso”. E in effetti è quello che hanno fatto Giulia e Mattia, aprendo le porte a qualcosa che ancora a Chiavenna mancava. Ultima annotazione: a ottobre si inaugura il menù ispirato alla cacciagione, che oltre alle specialità tradizionali, propone anche piccione e sella engadinese.
CHEF MATTIA GIACOMELLI
Nonostante non abbia ancora compiuto 40 anni, Mattia Giacomelli – chef del ristorante “Il Locale” e dell’hotel Crimea a Chiavenna – ha al proprio attivo molteplici esperienze maturate in tutto il mondo. Terminati gli studi all’Istituto Alberghiero di Chiavenna, si stabilisce a Londra dove, oltre a imparare l’inglese, matura le prime esperienze professionali. Concluso il primo anno di lavoro, si sposta in Svizzera, per tornare poi in Inghilterra dove nel 2001 – non ancora 20enne – entra a far parte della prestigiosa brigata dell’hotel penta-stellato Le Meridien, guidato dallo chef Fabrizio Cadei.
Conclusa questa parentesi rientra in Italia e lavora a fianco dello chef Antonio Fallini, nel lussuosissimo relais chateaux Hotel Borgo San Felice in Toscana. Viaggia ancora, in Francia al Relais Chateaux Villa Gallici, diretto dallo chef Christofer Gavout, e poi a New York, dove rimane per un anno e ottiene un posto in uno dei ristoranti Tribeca di Bob Giraldi. A 23 anni, decide che al novero dei suoi viaggi manca soltanto la Germania. Si sposta a Monaco, dove lavora al ristorante italiano Via Veneto. Nel 2006 rientra a Chiavenna dove assume la guida dell’attività di famiglia, “contaminandola” con la propria esperienza. Per due anni è chef ´Hotel Posta di Sondrio.