Via il computer, nessun cellulare attivo.
Solo il silenzio e il rumore della neve sotto i piedi.
Nella stagione più fredda la montagna propone una molteplicità di occasioni per riappropriarci del nostro rapporto con la natura, mettendo da parte Whatsapp, mail e social.
Il primo passo è staccare.
Ma staccare sul serio.
Anche solo per qualche ora.
Rinunciamo allo smartphone per un po’.
Lasciamolo nella tasca dello zaino o della giacca, in modalità aereo. Non serve farlo per una giornata intera. Quel che basta a trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta, senza l’angoscia di dover per forza controllare se sono arrivati nuovi messaggi o fotografare qualcosa che poi posteremo sui social media, per esibirla ai nostri “amici”.
Qual è un effetto garantito prodotto da questa privazione? La percezione più elevata dell’ambiente che ci circonda.
Distese di neve, boschi ovattati, pendii immacolati, ma anche il canto in lontananza degli uccelli o lo scorrere del fiume, il profumo di resina degli alberi.
Il rumore cadenzato del nostro respiro.
Mano a mano che il tempo passa, avvertiremo una sensazione crescente di serenità, arrivando persino a dimenticare lo smartphone. Il suggerimento che vi proponiamo per questo inverno di relax in Valchiavenna, condizionato dalle limitazioni imposte dall’emergenza che stiamo attraversando, è proprio questo: godiamoci ciascun momento della nostra esperienza all’aria aperta senza l´angoscia o il pensiero di doverlo postare su Instagram o condividere sullo stato di Whatsapp.
Gli spunti per farlo? Be’, sono infiniti.
Se gli impianti di risalita saranno inaccessibili, dedicatevi ad una lenta passeggiata con le ciaspole. Basta anche un breve giro sugli Andossi o nel fondovalle di Madesimo. Se non amate le racchette da neve ai piedi, camminate nel bosco che da Motta sale verso il Lago Azzurro, oppure lungo la sponda del Liro a Campodolcino. Fatelo! Ma in silenzio.
Chi ama lo sci con le pelli potrà godere di panorami inaccessibili ai più, alle quote più alte a ridosso delle vette maestose. Sarà un inverno diverso. Questo è sicuro.
Dal quale speriamo tutti di riemergere con nuove energie e nuove prospettive. E non è detto che non possa regalarci sorprese e novità, insegnandoci un modo più profondo per entrare in contatto con la natura, percependone persino il richiamo. Rispettando sempre le regole necessarie per la nostra tutela e quella degli altri.