Conduzione familiare, attento legame col territorio, cura meticolosa per i dettagli.
Ecco qual è la formula che ha reso il ristorante stellato di Villa di Chiavenna un riferimento consolidato di successo.
Lo stile è il medesimo che da oltre trent´anni rende speciale la Lanterna Verde.
Il ristorante è un riferimento di assoluta qualità nel panorama dell’offerta gastronomica della Valchiavenna. La cucina è ora guidata dallo chef Roberto Tonola, che suggella l’entrata della terza generazione in questa splendida storia di tradizione.
Roberto, 33 anni, ha in sé la matrice di quella ispirazione creativa che ha reso grande il suo ristorante nel tempo. Durante la frequentazione del Liceo comincia a coltivare la passione per la cucina di qualità. Lavora con lo zio Andrea, chef della Lanterna, dal quale apprende segreti e metodo. A vent´anni parte per l’estero: lavora a Londra, si sposta poi in Germania e torna infine in Italia dove frequenta le cucine di vari ristoranti. Oggi guida con sapienza l’azienda di famiglia, supportato dalla monumentale conoscenza di papà Antonio, sommelier di livello internazionale, e promotore di uno stile e di una cura maniacale per i dettagli, che negli ultimi anni sono valsi il rinnovo della Stella Michelin.
Le origini Il ristorante fu fondato il 19 giugno del 1982, sulle fondamenta di un precedente locale gestito dai genitori di Antonio e del fratello Andrea. La famiglia aveva una grande esperienza nell’allevamento di trote. Un’impronta che nel tempo si rivelerà fondamentale per il successo del ristorante. Antonio con le tre sorelle e il fratello Andrea, decisero così di dare vita ad un’attività con un’identità precisa. Chef Andrea si specializza nella preparazione di paste, carni e pesce, con una particolare predisposizione per i dessert. Da lui ha preso vita quello stile distintivo nella presentazione di ogni piatto che ancora oggi esce dalla cucina, solo dopo una scrupolosa composizione che inizia dalla valutazione cromatica degli ingredienti, la loro stagionalità e il legame con il territorio.
Formula vincente La trota è rimasta l’emblema della cucina della Lanterna Verde e ha contribuito, nel 1997, all’assegnazione della Stella Michelin. L’anno precedente il locale era stato selezionato dalla sezione italiana dell’Associazione dei Jeunes Restaurateurs d’Europe. Un pezzo forte della Lanterna è la ricca cantina curata da Antonio. Qui sono custodite circa 8000 bottiglie per oltre 600 etichette di cui 150 straniere, per lo più francesi.
Nel segno di Roberto L´autunno è forse tra le stagioni più indicate per apprezzare la cucina della Lanterna Verde. Chef Roberto ha mantenuto salde le radici che hanno contraddistinto il lavoro di chi è venuto prima di lui,introducendo piccole varianti che hanno accolto il favore del pubblico e dei critici. Alla Lanterna Verde si continua a sperimentare abbinamenti e soluzioni, mantenendo immutato il legame con il territorio.
In data 23/24 ottobre si rinnova la festa delle castagne giunta alla 19a edizione. Tra i piatti autunnali ricordiamo le tagliatelle di farina di castagne, i primi prodotti con la zucca, i funghi, le verdure di stagione. Pietanze cariche di storia, per un’esperienza indimenticabile.