Da lunedì a sabato: 9-12.30 e 15-18.30
Domenica: 9-12.30
Martedì: chiuso
Foto di Cesare Contin
Qualcosa è cambiato. Lo si capisce dal colore della vegetazione, dal lento susseguirsi del frangersi delle onde sulle rive di sabbia. Ma soprattutto, dal silenzio che caratterizza gran parte dell’habitat che fino a poche settimane prima brulicava di vita. I grandi migratori che qui hanno fatto tappa nel loro lungo viaggio verso i climi caldi del sud, sono ormai in volo. Mancano ancora pochissimi decolli per completare le ultime partenze degli esemplari che si attardano più di altri nelle acque fredde del lago o tra i canneti ormai secchi. Nei mesi che precedono l’inverno è particolarmente suggestivo passeggiare lungo i sentieri e i percorsi che si snodano all’interno dell’Oasi del Pian di Spagna, sulle rive del Lago di Mezzòla. C’è la possibilità di incontrare ancora alcuni di questi viaggiatori intenti a fare scorta di cibo e a godersi gli ultimi tiepidi raggi del sole prima di rialzarsi in volo e prendere quota, per raggiungere le correnti ascensionali che li porteranno molto lontano, oltre il Mediterraneo e per alcuni, addirittura a sud del deserto del Sahara.
Per molti di loro sarà un viaggio senza ritorno. Per altri, l’esperienza di un nuovo amore e di straordinarie scoperte che suggelleranno il ripetersi del ciclo della vita, con l’arrivo delle nascite e nuove partenze. In tutto questo, l’Oasi e il Lago di Mezzòla si collocano come un punto di ristoro imprescindibile e sicuro. Un luogo ben riconoscibile lungo le rotte battute da secoli e secoli da questi instancabili viaggiatori diretti a nord a primavera e a sud in questa stagione. Tra le tante attività che la Valchiavenna propone in autunno, vale sicuramente la pena di dedicare alcune ore ad assaporare l’atmosfera che circonda questo luogo straordinario. |
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