Pratogiano spazio glamour
Riapre al pubblico l’area verde nel cuore di Chiavenna, con una nuova visione di condivisione degli spazi.
La pietra, il legno e il ferro disegnano linee morbide ed eleganti, sostituendo le barriere preesistenti con miti pendenze verdi. La prima sensazione che si ha mentre si passeggia tra i vialetti di Pratogiano, riaperto al pubblico a settembre dopo una parentesi che ne ha trasformato gli spazi, è quell di attraversare uno spazio uniforme, accogliente, integrato finalmente nel contesto cittadino in cui è collocato.
La storia.
Da sempre Pratogiano ha rappresentato un valore speciale per Chiavenna. Siamo nella zona in cui hanno sede i celebri crotti. Nel 1962 viene proposta una revisione generale dell’area che si pone come priorità quella di sistemare il grande parcheggio adiacente, dove oggi al sabato si svolge il mercato settimanale. Trascorrono dieci anni prima che l’amministrazione decida di rimettere mano anche al parco,definendone una versione che giunge poi intatta fino ai giorni nostri, con gli alti fusti di ippocastano e le aree verdi rialzate e bordate da muretti in pietra.
La rinascita
Seppure sia nel centro della città, Pratogiano ne rimane distante, separata dai flussi che vedono protagoniste le principali vie frequentate dai turisti e dai residenti. Il passaggio a livello che fa quasi da confine e la conformazione stessa del parco, non rendono questa zona particolarmente attrattiva. Una decina di anni fa però, ecco la svolta: l’apertura spontanea di alcuni locali e la rivalutazione enogastronomica operata dai crotti,divenuti ristoranti I lavori Nel lavoro di studio, il Comune apre il campo anche ai suggerimenti della comunità, varando la nuova formula – almeno per l’ambito locale – della “Progettazione Partecipata”, a cui si aggiunge il contributo prezioso degli ordini professionali. Si arriva ad aprile 2018, quando finalmente prendono il via i lavori che interessano 3400 metri quadrati di superficie. Il parco è pronto a fine agosto, ma si preferisce attendere settembre prima di aprirlo ufficialmente al pubblico, in modo da permettere al verde di crescere. I riscontri sono positivi. Il nuovo parco piace e convince, specialmente nella sua versione serale, quando fasci di luce partono dal terreno evidenziando la verticalità degli alberi, offrendo una visione suggestiva, quasi sacra, di Pratogiano. Creatività Nell’intento dei progettisti, l’idea di Pratogiano completa il percorso ideale che il visitatore compie una volta giunto alla stazione di Chiavenna. A sua disposizione trova un parcheggio, un collegamento ciclopedonale e un efficiente servizio di mobilità pubblica con autobus e corriere svizzere. La pensilina bianca sorretta da pali a forma di matite colorate ripara dalla pioggia e stimola la curiosità del turista, che attraversa un giardino insolito e rigoglioso prima di giungere a Pratogiano. Un biglietto da visita creativo, che apre il viaggio alla scoperta dell cittadina. di livello, finiscono con il definire una nuova identità del parco. I giovani e i turisti cominciano a frequentarlo con rinnovato interesse, richiamati dagli aperitivi e dall’atmosfera un po’ glamour che vi si respira. L’Amministrazione comunale intercetta subito questa energia e matura l’esigenza di ripensare ad una versione più moderna di Pratogiano e delle sue pertinenze.
Il progetto
Nel marzo 2016 un importante contributo messo a disposizione da Fondazione Cariplo offre all’amministrazione Comunale l’opportunità di ripensare a come migliorare Pratogiano. Il disegno di insieme prende forma passo dopo passo, includendo l’area ferroviaria di fine corsa concessa anni prima al Comune, rimuovendo l’inutile passaggio a livello (primavera/ estate 2015 con contributo Regione Lombardia - PISL Montagna e Interreg) che di fatto separava di netto Pratogiano dal resto del centro. Si va oltre: Pratogiano non è più area a sé stante, ma diventa il naturale prolungamento del percorso che si snoda dalla Stazione, attraversa piazza Caduti, corso Vittorio Emanuele e corso Garibaldi, offrendo un’alternativa allo struscio del centro storico. Il parco definisce finalmente un’identità propria, non subalterna alle piazze e a via Dolzino, ma alternativa. I crotti trasformati in ristoranti eleganti,i locali animati frequentati dai giovani e dai turisti, il fresco naturale garantito d’estate dalla sua posizione e il ridotto passaggio di auto, conferiscono a Pratogiano una personalità che non si riscontra innessun’altra parte della città.
I lavori
Nel lavoro di studio, il Comune apre il campo anche ai suggerimenti
della comunità, varando la nuova formula – almeno per l’ambito locale della “Progettazione Partecipata”, a cui si aggiunge il contributo prezioso degli ordini professionali. Si arriva ad aprile 2018, quando finalmente prendono il via i lavori che interessano 3400 metri quadrati di superficie. Il parco è pronto a fine agosto, ma si preferisce attendere settembre prima di aprirlo ufficialmente al pubblico, in
modo da permettere al verde di crescere. I riscontri sono positivi. Il nuovo parco piace e convince, specialmente nella sua versione serale, quando fasci di luce partono dal terreno evidenziando la verticalità degli alberi, offrendo una visione suggestiva, quasi sacra, di Pratogiano.
Creatività
Nell’intento dei progettisti, l’idea di Pratogiano completa il percorso
ideale che il visitatore compie una volta giunto alla stazione di Chiavenna. A sua disposizione trova un parcheggio, un collegamento ciclopedonale e un efficiente servizio di mobilità pubblica con autobus e corriere svizzere. La pensilina bianca sorretta da pali a forma di matite colorate ripara dalla pioggia e stimola la curiosità del turista, che attraversa un giardino insolito e rigoglioso prima di giungere a Pratogiano. Un biglietto da visita creativo, che apre il viaggio alla scoperta dell cittadina.