Testi e foto di Enrico Minotti
Storia di un’escursione fotografica che rivela un aspetto inatteso dello splendido lago alpino.
L’Alpe Motta è una destinazione facilmente raggiungibile in inverno a piedi o con la navetta da Campodolcino e Madesimo verso l´Alpe Motta, oppure utilizzando la funicolare sotterranea Sky Express che sale da Campodolcino. Da qui parte la splendida passeggiata che vi propongo verso Motta Alta e il lago Azzurro dove verrà aperto un nuovissimo chiosco.
Questa destinazione è frequentatissima durante la bella stagione, ma è quando è avvolta nel bianco candore dell’inverno che esprime un fascino unico e incantato. Il mio peregrinare in perenne ricerca della bellezza, mi ha indotto a cercare di realizzare belle immagini del “foliage” alla fine dell’autunno. Colori che in questa località sono particolarmente intensi e fotograficamente incantevoli. La giornata che avevo selezionato per questa uscita prometteva condizioni meteo stabili. Mi aspettavo di fotografare l’azzurro del lago con i bellissimi contrasti creati dalla colorazione giallo arancio dei larici. E invece… Le prime luci dopo l’alba lasciavano presagire una limpida e magnifica giornata ma, già dai primi tornanti, risalendo la Valle Spluga, mi sono reso conto che durante la notte la neve aveva fatto la sua comparsa alle quote più alte. Il bianco splendente sulle creste e sulle vette visibili era inequivocabile. Raggiunto il lago alla buonora, mi accorgo che il sole è sorto da poco e sono l’unica persona presente. Ci sono almeno trenta centimetri di neve intonsa, nessuna traccia, il bianco immacolato è splendente e il riverbero causato dai raggi solari radenti, a tratti è accecante. Il silenzio è assoluto, rotto solamente da sporadici e lievi tonfi della neve che qualche larice scarica. Nell’aria tersa, il profumo della neve e dei larici baciati dal sole è inebriante. La bellezza del luogo e la situazione sono esaltanti, perfette da un punto di vista fotografico. Improvvisamente mi sento leggero e contento.
Lo specchio del Lago Azzurro è interamente ghiacciato e uniformemente ricoperto di neve, le fronde più basse dei larici ammantati di bianco arrivano a toccarne la superficie. La vista sul bosco innevato e i monti d´intorno è splendida, la luce del sole che si infiltra, si riflette e sembra giocare fra le rocce e i rami carichi di neve, invitano a una serena contemplazione. Nel mio caso, a composizioni fotografiche che rendano merito all’incanto del luogo. Così, come spesso accade ai fotografi, l’aspetto della location era decisamente diverso rispetto a quanto avevo immaginato, ma di fatto sorprendente e ancora più affascinante, oltre qualsiasi aspettativa e ben oltre qualsiasi programmazione, sebbene mirata. D’altronde un po’ di fortuna non ha mai fatto male a nessuno. Nei prossimi mesi raccomando questa escursione a tutti coloro che amano camminare nel silenzio, avvolti nella magia del bosco. Suggerisco solo di dotarsi di ciaspole e racchette, per agevolare gli spostamenti sulla neve fresca.