Foto e testo di Enrico Minotti
La lenta salita con le ciaspole verso questa destinazione è un’esperienza unica.
L’escursionista si immerge in uno scenario incantato.
Lo premetto subito: l’escursione invernale verso Lendine che vi presento in queste pagine non è proprio per tutti. La difficoltà principale durante la stagione fredda è rappresentata dal fatto di riuscire a seguire correttamente il tracciato che - quando è coperto dalla neve - è poco riconoscibile se non lo si è percorso altre volte o se non è stato segnato da altri escursionisti.
Partenza
L´escursione - all’incirca di due ore, più il tempo necessario per il rientro - ha inizio a Olmo, frazione nel comune di San Giacomo Filippo (1056 mslm) dove si può lasciare l’auto nella piazzola vicino alla chiesa. E proprio alle spalle della chiesa parte il percorso verso Lendine (1710 mslm). D´inverno la neve nasconde ogni riferimento segnavia ed è necessario seguire la traccia verso il lariceto e proseguire nella direzione corretta. Quando ho percorso questo itinerario l’inverno scorso, ho indossato le ciaspole all’altezza del ponticello da dove la pendenza del percorso comincia a diventare più rilevante. Alle nostre spalle in lontananza, spicca la mole del Pizzo Stella con la dorsale est del Calcagnolo in bella evidenza. Più si avanza verso Lendine e più il bosco si fa rado.
Panorama
L’arrivo alla nostra destinazione esercita un certo effetto. E’ senza dubbio un piccolo paradiso. La luce accecante dà corpo alle forme sepolte dalla neve e illumina l´aria, la valle e il cielo, che appare veramente infinito. Sembra di essere in un dipinto di Segantini. Per un fotografo, gli spunti non mancano. Dietro le baite coperte di neve da sud ad ovest, chiudono l´anfiteatro il Monte Mater, il Pizzaccio, la sella del passo di Lendine e il Campanile di Val Marina. A nord si staglia la barriera rocciosa che collega al bacino del Truzzo e si estende a est alle aspre Camoscere. A ovest il Pizzo Stella, il Galleggione e l´altopiano del Lago Grande che coprono per in parte la vista sulle montagne della Val Bregaglia. Lendine d’inverno è un luogo silenzioso, quasi mistico. Vi suggerisco di prendervi tutto il tempo che vi serve per godere di questo angolo della Valle Spluga.
Rientro per Laguzzolo
Nell’itinerario di rientro, suggerisco - per chi se la sente - di allungare il percorso fino a Laguzzolo (1750 mslm) e raggiungere il laghetto soprastante. Serve conoscere bene la zona per evitare inutili e faticosi saliscendi. Il laghetto segnato sulla cartina (1839 mslm) non è sempre facile da individuare nella stagione invernale. Nei pressi di una cappelletta, si scorge l´unico segnavia visibile su un masso che indica appunto la via del rientro.