Da tre generazioni, la famiglia De Stefani produce miele di altissima qualità che vende ai negozi della zona.
La storia del miele di Lorenzo ha origini lontane, nel 1930, con i nonni paterni Luigi e Lina.
Furono loro ad avviare l‘attività dell’apicoltura con tre arnie sistemate dietro casa a Prata Camportaccio che producevano qualche vasetto di miele per la famiglia e da scambiare con altri prodotti. “Si racconta che il nonno avesse messo le casette delle api vicino alle piante di fagiolini, per evitare che qualcuno gli rubasse la verdura” ricorda divertito Lorenzo, mentre ci mostra una fotografia in bianco e nero che descrive bene la scena.
Di padre in figlio
La passione di Luigi per l’apicoltura contagiò il figlio Giuseppe, papà di Lorenzo, che impostò questa attività in modo più organizzato, arrivando a gestire 40 arnie. “Con altri apicoltori della zona cominciò a praticare il nomadismo, cioè il trasferimento delle arnie in alta montagna, per produrre miele differente” racconta Lorenzo. L’attività rimase collaterale al lavoro principale, ma arrivò a fine anni ‘80 a impegnare fino a 200 arnie, con uno spirito di grande collaborazione tra i vari produttori.
Miele di qualità
Era inevitabile che anche Lorenzo non rimanesse immune al fascino di questa attività. Oggi si prende cura di 150 arnie e produce miele per la vendita diretta e per qualche negozio e ristorante del posto. Il suo miele, come quello di altri produttori della valle, è molto apprezzato. Anni fa, Lorenzo ha aperto un negozio in cui vende il miele e altri prodotti ricavati dalla cera. Quando è chiuso, i clienti possono prendere i vasetti di miele nell’espositore all’esterno e lasciare i soldi nella cassetta di legno lì vicino. Un sistema basato sulla fiducia, che funziona benissimo.
Prezioso per la salute
Lorenzo ha una produzione estesa, con mieli di Acacia, Castagno, Tiglio, Rododendro e Millefiori. Nel 2020 ha ricevuto il premio “Due gocce d’oro - Grandi Mieli d´Italia” per il miglior miele di rododendro, un riconoscimento prezioso per tanto lavoro e impegno. La speranza ora è che questa attività possa continuare con uno dei suoi tre giovanissimi figli. E quando chiediamo loro chi intenda proseguire nella cura delle api, non c’è esitazione: tutti e tre alzano subito la mano. Meglio così: il miele della famiglia De Stefani è salvo!