In sella da Chiavenna fino al Lago di Mezzola, alla scoperta degli animali che a primavera si apprestano ad accogliere i loro piccoli.
La primavera offre alle famiglie la possibilità di compiere molte escursioni lungo la rete di percorsi ciclabili della Valchiavenna. Tra i tanti itinerari a disposizione delle due ruote a pedali, quello che parte da Chiavenna e costeggia tutto il fiume Mera fino al Lago di Mezzola è sicuramente tra i più belli da percorrere in questo periodo dell’anno. Non solo perché l’intero percorso è posto in leggera discesa (da valutare la possibilità di fare rientro in treno), ma soprattutto perché in questo periodo la gita offre la straordinaria opportunità di ammirare lungo il percorso, gli ultimi nati delle tante specie che popolano questa porzione di territorio.
Accompagnare i propri bambini a scoprire e osservare questi animali nel loro habitat naturale, è forse l´esperienza più bella da condividere in bicicletta.
Il percorso
Se arrivate in auto a Chiavenna, vi suggeriamo di posteggiare in via Aldo Moro, nell’area di sosta libera vicino al campo sportivo. Da qui parte la pista ciclabile che scorre a fianco del fiume, attraversando i comuni di Mese, Gordona e Samolaco, fino a giungere al lago di Novate Mezzola, per un totale di 17 chilometri.
Leprotti e martin pescatore
Via via che ci si avvicina al lago, è facile scorgere gli animali che popolano questo tratto prospiciente ai corsi d´acqua. Vicino all’argine, per esempio, piccoli leprotti attraversano spesso la pista ciclabile, sorpresi dall’arrivo delle biciclette. La curiosità li spinge a rimanere immobili sul bordo del tracciato, lasciandosi fotografare. Meno tranquillo, ma altrettanto affascinante, è il martin pescatore, riconoscibile per il colore azzurro brillante del suo piumaggio che contrasta con l’arancione del petto. Ad aprile si può osservare la coppia impegnata nel reperire il cibo per i piccoli.
Cigni e folaghe
L’ultimo tratto che costeggia il fiume prima del lago offre la possibilità di osservare i cigni nella cova delle uova. Il nido di solito è vicino alla riva in un luogo protetto dalla vegetazione, realizzato con rami secchi. La femmina depone dalle 5 alle 8 uova, che vengono covate con l’aiuto del maschio per un periodo di circa 35 giorni. Alla nascita, i piccoli hanno un piumaggio di colore grigio. Le folaghe - distinguibili dalla macchia bianca nel centro della testa - iniziano la costruzione del nido a marzo. Utilizzano canne, giunchi e vario materiale vegetale. I pulli - come si chiamano i piccoli delle folaghe - esibiscono un piumaggio vivace che ne indica l´ordine di nascita.