Crotto Quartino
In mezzo alle montagne, su per la Valchiavenna, in direzione Passo del Maloja sulla strada principale che porta a Sankt Moritz, da circa una settantina d’anni si “spignatta” alla grande prendendo per la gola gli avventori che non si fanno mancare la brìsaola chiavennasca, Pizzoccheri bianchi, costine, salsiccetta e Polenta taragna.
Tutto adeguatamente annaffiato con il vino rosso BRENTA, nettare artigianale per cucina tipica, terrore per gli astemi!
Siamo nella patria dei Crotti, grotte naturali climatizzate naturalmente da un soffio di aria, chiamato localmente “Sorèl”, che spira dagli anfratti dei massi, dove da sempre, vengono conservati ed affinati bresaola, formaggi e vino.
Fabio e Mauro Salini sono i proprietari del Crotto Quartino, il Crotto n.1 nella patria dei crotti. Negli anni si sono sempre sforzati per perfezionare qualitativamente la proposta, selezionando prodotti sempre migliori, mantenendo però l’identità territoriale.
Il Crotto Quartino nasce negli anni ‘30 come dopo lavoro, ci si ritrovava a giocare a bocce o a carte bevendo vino, poi con il tempo poco alla volta, si è trasformato, iniziando a proporre anche cucina calda, arrivando fino al menu ridotto che viene proposto oggi.
Il menu è esclusivamente composto da pochissimi piatti fissi legati alla tradizione, senza nessun tipo di divagazione alcuna. Sono estremamente specializzati.
La recente ristrutturazione:
Recentemente è terminata una imponente ristrutturazione che ha interessato tutto l’immobile e le aree esterne:
“il nostro intento” continuano Fabio e Mauro “è quello di creare il Crotto secondo noi, passare quindi da una semplice osteria ad un vero e proprio tempio della cucina tradizionale. Vogliamo far vivere ai nostri ospiti l’esperienza autentica della Valchiavenna e per poterlo fare mancavano degli elementi che ora sono presenti”
- I famosi tavoli di sasso esterni sono stati restaurati
- La sala nuova al piano superiore che è stata progettata per fare in modo che non fosse:
> Ne la brutta copia di quello esistente
> Ne un finto vecchio
> Ne moderno stile City life che qui non c’entrerebbe un tubo
I fratelli rimarcano il fatto che un visita in Valchiavenna senza frequentare il Crotto non sia una esperienza completa. Il Crotto è una occasione unica e permette di immergersi nel contesto della Valle. Qualsiasi altra esperienza gastronomica in valle non avrebbe lo stesso peso.
Ma la ciliegina sulla torta, oltre alla ristrutturazione, è la loro scelta di trasformarsi a 360 gradi in ristorante esperienziale.
“Ci siamo resi conto” raccontano i fratelli “che mancava qualcosa… non potevamo proporre l’autenticità senza contestualizzarla a tutto tondo e quindi abbiamo iniziato a lavorare per scovarne il segreto. Il progetto di trasformazione non è ancora terminato ma lo sarà a breve…”
Ecco gli ingredienti:
Oste e camerieri in abbigliamento d´altri tempi
Anche in questo caso vogliono ruotare indietro le lancette dell´orologio...
Il benvenuto dei "Lughaneghieri"
In Valchiavenna si sviluppò in passato una grande competenza nella lavorazione dei salumi. A contribuire fortemente a questa evoluzione i crotti ebbero il ruolo primario. Grazie alle fredde temperature i salumi potevano essere conservati come in un frigorifero naturale.
A partire dal 1600 i salumai Valchiavennaschi vennero richiesti a Venezia per insegnare le loro competenze nella lavorazione della carne e nella preparazione della salumeria. Per poter insegnare, venne costituita la scuola dei "Luganegheri".
Saranno loro a darti il benvenuto
Musica o canti
Sarà presente quando possibile, un manipolo di rudi montanari che intratterranno "alla moda dei crottofili"
Il rito del campanaccio
La campana verrà suonata in sala per annunciare il loro arrivo: I leggendari Pizzoccheri bianchi 1930, gli originali del Crotto Quartino. Il piatto per eccellenza della tradizione da quando hanno aperto i battenti.
Gli va data la giusta importanza...
Menù autentica Valchiavenna
Starai giustamente pensando che va tutto bene fino a qui… Ma quando si mangia?
Come darti torto. A Crotto si va per degustare i piatti della tradizione, un vero attentato alla bilancia. Si passa dai salumi con formaggi ed insalatina di cavolo cappuccio in agrodolce, ai Pizzoccheri bianchi 1930, poi Costine Mazìglia con polenta taragna LOBIA e patate. Si conclude con biscotti di Prosto PRECETTI, la loro ricetta e focaccia fioretto.
Molti dei loro prodotti sono a marchio registrato come risultato di anni di ricerca per raggiungere il livello massimo possibile e differenziarsi in modo oggettivo.
“ No… Siamo veramente orientati a far felici gli ospiti e come ultima sorpresa ti posso dire che
iscrivendosi alla nostra newsletter, direttamente dal sito www.crottoquartino.it è possibile ricevere le istruzioni per ritirare una bottiglia del nostro liquore BEL FORT al limone e salvia, in omaggio!”
Andèm a Crott? Andiamo a Crotto?... così si diceva già in passato e si usa ancora oggi quando tra amici, ci si ritrova per andare a festeggiare al Crotto. Andare a Crotto significa quindi voler condividere la cultura e la tradizione che i predecessori ci hanno lasciato.